Tra i benefici del CBD più famosi troviamo: alleviamento del dolore lieve o cronico, trattamento efficace di ansia, depressione o stress, miglioramento della qualità del sonno, cura il diabete, trattamento dei sintomi del morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson e altre malattie neurodegenerative, trattamento delle convulsioni nei malati di epilessia.
Il termine “CBD” è un acronimo utilizzato per indicare il cannabidiolo, uno dei principi attivi maggiormente presenti nelle foglie della pianta di canapa, dalle quali viene estratto.
Da sempre al centro di numerose discussioni circa la sua legalità e i benefici che potrebbe dare ai consumatori, ad oggi il CBD è considerato in Italia una sostanza legale, che può essere commercializzata e acquistata senza necessità di ricetta medica, purché sia estratto dalla pianta di Cannabis sativa, definita “cannabis light” od anche “cannabis legale” perché non contiene un quantitativo di THC (l’altro componente principale di questa pianta) superiore alla soglia limite dello 0,2%.
A differenza del sopracitato THC, che è una sostanza psicoattiva e stupefacente, il CBD possiede il vantaggio di non avere di per sé alcun effetto psicotropo e di non generare alcuna assuefazione, né a livello psicologico né fisico.
In questo ambito, possiamo differenziare i benefici del CBD in due categorie principali:
- medici, che riguardano e trattano disturbi di natura organica;
- estetici, che invece migliorano la bellezza della persona.
Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
Benefici medici del CBD
- antidolorifico;
- antinfiammatorio;
- tratta problemi di salute mentale;
- antitumorale;
- alleato contro l’insonnia;
- migliora i disturbi di natura neurologica;
- rimedio naturale contro ipertensione e danni vascolari;
- coadiuvante nel trattamento di problemi di natura sessuale.
Assunto direttamente o utilizzato a livello topico, il CBD nelle sue varie forme rappresenta un ottimo coadiuvante nel trattamento di molti problemi che possono manifestarsi a livello del corpo e/o della mente.
È antidolorifico e antinfiammatorio
Il CBD, se ingerito, genera una naturale interazione con i recettori degli endocannabinoidi (proteine che fungono da recettori e neurotrasmettitori presenti nel sistema nervoso centrale e in quello periferico), responsabili della percezione del dolore, il quale di conseguenza viene notevolmente attenuato, sia esso di entità lieve oppure intensa.
Il CBD può dunque essere utilizzato con ottimi risultati in caso di malattie croniche quali l’artrite reumatoide e la sclerosa multipla, come evidenziato da ricerche pubblicate sull’European Journal of Pain e sul Medical News Today.
Non solo questo, però. Il CBD svolge infatti anche un’importante azione antinfiammatoria, soprattutto in caso di edemi locali gonfi e dolenti, di eczema e di psoriasi, tutte condizioni che possono essere trattate efficacemente mediante l’applicazione locale del CBD sotto forma di olio da massaggiare delicatamente sulla zona interessata.
Tratta efficacemente problemi di salute mentale
Il CBD può essere utilizzato in caso di disturbi quali l’ansia, la depressione e lo stress (anche quello post-traumatico), in quanto permette di ridurre l’afflusso ematico a livello dell’ipotalamo in situazioni di sua incrementata attività in cui la perfusione sanguigna aumenta notevolmente, generando di conseguenza un senso d’agitazione costante nell’individuo.
Molti studi hanno a questo proposito evidenziato l’effetto positivo dell’assunzione del CBD nel ridurre e curare alla radice problemi mentali di vario tipo e natura: dalla depressione acuta o cronica al disturbo bipolare, trattando anche stati psicotici di malattie quali la schizofrenia e la sindrome di Tourette.
Ottimo come anti-tumorale e come coadiuvante nelle terapie oncologiche
Il cancro è causato da una proliferazione incontrollata di cellule: secondo alcuni studi, l’assunzione di CBD permette di ridurre questo processo, andando dunque a proteggere l’organismo da numerose tipologie di tumori maligni o rallentandone l’evoluzione in caso di malattia già conclamata.
Il cannabidiolo rappresenta inoltre un valido aiuto per il corpo che deve sottostare a cure oncologiche molto debilitanti, come la chemioterapia: riduce il senso di dolore e di ansia, e rafforza il sistema immunitario, evitando dunque il rischio che, a causa del trattamento, insorga una pericolosa condizione di immunodeficienza.
Allo stesso tempo, poi, il CBD riduce la nausea e il senso di spossatezza, effetti collaterali classici dei pazienti chemioterapici.
Valido alleato contro l’insonnia
Oltre a ridurre lo stress e gli stati d’ansia, due fattori tradizionalmente riconosciuti come cause primarie dell’insonnia, il CBD va anche ad agire sul ciclo sonno-veglia e in particolare sulla fase REM, che in seguito all’assunzione di questa sostanza risulta più duratura e profonda, permettendo dunque all’individuo di riposare meglio e più a lungo.
L’assunzione iniziale di 25 mg di CBD in gocce qualche ora prima di andare a dormire sembra apportare già ottimi risultati in termini di un più rapido addormentamento e di una maggiore qualità del sonno.
Migliora i disturbi di natura neurologica
Il CBD, come detto in precedenza, genera interazioni con gli endocannabinoidi naturalmente presenti nel nostro sistema nervoso centrale e periferico. In particolare, andando ad agire sui recettori CB2, il cannabidiolo protegge l’organismo dall’insorgenza di malattie neurologiche e tratta efficacemente quelle già manifestate, come ad esempio la sindrome di Dravet e il morbo di Parkinson, riducendone rispettivamente le convulsioni e i tremori.
Il CBD risulta poi un valido alleato anche nei confronti di malattie quali il morbo di Alzheimer, in quanto svolge un’ottima azione neuroprotettiva, che rallenta i danni ai neuroni causati dal decorso della patologia.
Rimedio naturale contro l’ipertensione e i danni vascolari
Come evidenziato da alcune ricerche condotte su individui in fase di stress test, l’assunzione di una singola dose di CBD sembra essere in grado di contrastare l’ipertensione, riducendo così il rischio di infarto miocardico e ictus cerebrale.
Allo stesso tempo, il CBD permette anche di abbassare i valori della pressione oculare, una delle cause principali dell’insorgenza del glaucoma, patologia che danneggia talvolta irreversibilmente il nervo ottico, conducendo a cecità.
Uno studio risalente al 2012 e pubblicato sul British Journal of Clinical Pharmacology ha invece riportato gli effetti positivi del CBD nella protezione dei vasi sanguigni dai danni vascolari causati da malattie metaboliche quali ad esempio il diabete mellito.
Coadiuvante nel trattamento di problemi a livello sessuale
Aiuta a gestire l’ansia da prestazione, migliora condizioni di dolore e infiammazioni che minano il piacere sessuale e stimola il neurotrasmettitore anandamide (un altro endocannabinoide), promuovendo la secrezione di endorfine responsabili del senso di appagamento: il CBD è dunque un alleato indispensabile per chi non riesce, per vari motivi, a godersi appieno un rapporto sessuale.
Tratta i disturbi alimentari
Uno studio effettuato da un gruppo eterogeneo di scienziati provenienti da diverse parti del mondo e pubblicato sul Nature Neuroscience, ha evidenziato come il CBD possa essere utilizzato nella cura di disturbi di natura alimentare come l’anoressia, agendo sue due fronti: incrementa l’appetito e migliora la percezione di odori e gusti da parte del cervello.
Allo stesso modo, però, il cannabidiolo può agire come antagonista dell’endocannabinoide CB1, diminuendo il senso di fame soprattutto nei confronti di alimenti dolci. Ciò lo rende adatto per trattare anche disturbi alimentari quali l’obesità.
Benefici estetici del CBD
Il CBD, applicato a livello topico sotto forma di olio, è anche un utilissimo alleato per migliorare la propria bellezza estetica, grazie alle numerose proprietà di cui è portatore.
- cura l’acne;
- dona idratazione alla pelle;
- contrasta i segni della vecchiaia;
- cura la dermatite;
- cura la psoriasi.
Cura l’acne
Il CBD funge da antibatterico naturale ed antinfiammatorio, regolando così l’eccessiva produzione di sebo tipica della pelle grassa e riducendo il rossore e il gonfiore delle papule, le quali andranno via più facilmente e in tempi più brevi.
Dona idratazione alla pelle
Essendo composto da una elevata dose di acidi grassi, l’olio di CBD permette di ridurre i fastidi tipici della pelle secca e delicata (desquamazioni, prurito, sensazione di “pelle che tira” e rossori diffusi), in quanto ne migliora l’idratazione e svolge un profondo effetto nutriente. La pelle trattata apparirà così più luminosa ed elastica, senza tuttavia essere appesantita.
Contrasta i segni dell’invecchiamento
Altri composti molto abbondanti del CBD sono gli antiossidanti, i quali permettono di rallentare il processo di naturale invecchiamento della pelle, contrastando il dannoso effetto dei radicali liberi che provocano anche in giovane età la formazione di rughe e rendono la pelle grigiastra e opaca.
Modalità di assunzione ed uso del CBD
Ora che abbiamo visto tutti i principali benefici del CBD, concentriamoci su come può essere assunto. In commercio sono infatti disponibili numerosi prodotti a base di cannabidiolo, ognuno dei quali è più o meno indicato per trattare un determinato disturbo.
Le principali modalità di assunzione ed uso del CBD sono le seguenti.
- Via sublinguale: l’olio di CBD ad uso alimentare può essere assunto così com’è mediante poche gocce che vengono posizionate sotto la lingua e deglutite dopo 30-60 secondi. Questa via di assunzione, una delle più diffuse, ha il vantaggio di velocizzare l’entrata in circolo della sostanza, aumentando di conseguenza la rapidità con cui si manifestano gli effetti benefici.
- Somministrazione orale: l’olio di CBD può essere aggiunto in qualità di ingrediente/condimento a numerosi cibi e bevande, ed essere dunque assunto in questo modo; chi invece non ne sopporta il gusto e/o l’odore, può ricorrere alle capsule in gel a base di olio di CBD.
- Applicazione topica: per trattare problemi della pelle o per migliorarne la resa estetica, o in caso di edemi e infiammazioni locali, l’applicazione topica è quella maggiormente consigliata. In questi casi si può massaggiare direttamente l’olio di CBD sulle aree interessate dal disturbo, oppure applicare creme e unguenti a base di questa sostanza.
Effetti collaterali del CBD
Ne abbiamo decantato le lodi, ma il quesito che soprattutto i novizi nell’uso del CBD si pongono è: “assumendo questa sostanza vado incontro a dei rischi per la mia salute?”
Domanda più che lecita.
Secondo quanto affermato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), il CBD, se estratto secondo le metodiche opportune e se di qualità controllata, presenta ben pochi effetti collaterali.
Se tuttavia viene assunto in modo erroneo (troppo o troppo frequentemente), può provocare alcuni disturbi quali vertigini, secchezza delle fauci, fame incontrollata, nausea/vomito e mal di testa, tutti sintomi che però tendono a durare per poco tempo e a non essere gravi.
In caso di concomitanza con l’assunzione di farmaci, bisogna invece prestare un’attenzione particolare, perché in casi del genere il CBD potrebbe provocare un’alterazione anche importante della loro assimilazione, diminuendone dunque l’assorbimento e riducendone gli effetti benefici sulla salute.
Soprattutto in questi casi, ma anche in presenza di patologie pregresse che non richiedono trattamenti medici di sorta o ancora in situazioni di gravidanza o allattamento, è indispensabile rivolgersi al proprio medico curante, che più di tutti saprà valutare se l’assunzione del CBD può essere utile o meno.
Tutti i benefici del CBD, il cannabidiolo estratto dalla canapa